lunedì 13 maggio 2013

Orgoglio siciliano


L’Autonomia Siciliana è un bene che va salvaguardato e riconquistato ogni giorno, perché ogni giorno è rimesso in discussione da una politica nazionale colonialista e da una classe politica siciliana che, nella migliore delle ipotesi è incapace, se non addirittura asservita e collusa con i poteri contrari agli interessi  della Sicilia.
Lo Statuto della Regione Siciliana va difeso ed applicato in ogni suo articolo, così come la Costituzione della Repubblica Italiana di cui è parte integrante.
Per questo dobbiamo fare emergere una nuova classe politica fatta di donne e uomini onesti, competenti e capaci, che mettano al centro della loro azione il Lavoro, la Legalità e la Cultura.
La maggior parte di noi Siciliani vive un sentimento di frustrazione, di rabbia e di impotenza che dobbiamo scrollarci di dosso. Non dobbiamo cadere nella trappola di chi ci vuole fare sentire cittadini di serie B, di chi vorrebbe farci vergognare di essere Siciliani. Ci sono siciliani di cui vergognarci, ma c’è un Popolo che ha scritto e continua a scrivere pagine di grande civiltà e cultura.
Per questo io sono orgoglioso di essere Siciliano e chiedo a tutti coloro che la pensano come me di esprimere la loro condivisione e di chiedere ai loro amici di farlo.

domenica 7 aprile 2013

Palermo 13 Aprile 2013 : Assemblea Congressuale Partito del Sud - Sicilia


In preparazione del Congresso Nazionale del Partito del Sud, il prossimo 27 Aprile a Roma, è indetta un'assemblea degli iscritti e dei simpatizzanti che si terrà sabato 13 aprile alle ore 16.30 presso l'Hotel Europa di Palermo. 

 Questo ci è parso il migliore modo per dialogare con i nostri iscritti e per offrire agli altri cittadini e simpatizzanti l'opportunità di conoscerci. 

 Ci auguriamo che da ciò nasca un contributo al dibattito che svolgeremo durante il nostro Congresso Nazionale.

lunedì 25 febbraio 2013

La manifestazione a Palermo nel giorno della memoria...


Le foto della manifestazione a Palermo, davanti la sede RAI Regionale, della sezione siciliana del Partito del Sud a ricordo d'una memoria dimenticata e occultata degli eccidi subiti dai meridionali in quell'unità italiana così mal fatta. La gente del Sud va informata perchè sia fatta luce sulla verità e sia restituita dignità a quei martiri, perchè un processo unitario possa essere veramente portato a termine con una memoria riconosciuta nella sua interezza!








giovedì 24 gennaio 2013

Domenica manifestiamo per riappropriarci della nostra storia

Manifestazione del Partito del Sud davanti ai cancelli della sede RAI di Palermo. 

Il 27 gennaio si celebra per il tredicesimo anno il giorno della memoria, in commemorazione delle vittime del nazismo e del fascismo. Ogni italiano ed ogni uomo libero non può che condividere lo spirito di questa ricorrenza. 

Ma nella storia del nostro Paese, oltre alla tristissima pagina del nazismo e del fascismo, delle foibe e della lotta fratricida, esiste, celata ai più, un’altra dolorosissima pagina che ha portato lutti e distruzione in Sicilia ed in tutto il meridione: gli eventi che condussero all’unità d’Italia, ovvero l’annessione violenta della Sicilia e del Sud allo stato unitario, che costarono alle popolazioni del Sud migliaia e migliaia di deportati nelle prigioni e fortezze dei Savoia, morti di fame e di stenti e sciolti nella calce viva, migliaia di morti in eccidi perpetrati con violenza inaudita da i vari Bixio, Cialdini, Covone, Pallavicini, La Marmora e Cadorna. 

Il Partito del Sud è lontano da ogni nostalgia preunitaria, ma rivendica il diritto-dovere delle donne e degli uomini del Sud di riappropriarsi del proprio passato per potere essere protagonisti del proprio futuro 

Con tale intendimento il Partito del Sud ha chiesto al Presidente della Regione e al Presidente dell’ARS, le massime istituzioni democratiche della nostra amata Sicilia, di associare, nel giorno della memoria, al ricordo delle barbarie nazi-fascista, le decine di migliaia di meridionali, vittime di una guerra di conquista che ha visto contrapporre uomini liberi – che i vincitori hanno voluto chiamare briganti – ad un esercito spietato, alleato con la mafia, la camorra e la massoneria.  

Un minuto di raccoglimento osservato nelle rispettive sedi istituzionali, rappresenterebbe un segnale di grande sensibilità e di attenzione ai sentimenti di tanti siciliani, scevri da qualsiasi rancoroso revanscismo, ma che con orgoglio rivendicano la propria dignità di popolo adulto. 

Il Partito del Sud manifesta davanti ai cancelli della sede regionale della RAI domenica 27 gennaio alle ore 10:30,  per chiedere che, anche attraverso il servizio pubblico televisivo, si operi per diffondere la verità storica sui fatti legati al processo unitario e dare il giusto riconoscimento alla memoria dei deportati di Finestrelle, delle vittime della strage di Bronte, delle vittime della rivolta palermitana nel settembre del 1866, della “rivolta dei Cutrara” di Castellammare del Golfo del 1862 sedata dall’esercito piemontese che fucilò vecchi, donne e persino la piccola Angela Romano di appena 9 anni.   



Partito del Sud Palermo

Armando Melodia

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domenica 20 gennaio 2013

Il giorno della memoria....


Palermo 12 gennaio 2013

Al Presidente della Regione Sicilia
Al Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana



Signor Presidente della Regione Sicilia,
Signor Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana,

il prossimo 27 gennaio si celebra per il tredicesimo anno il giorno della memoria, in commemorazione delle vittime del nazismo e del fascismo. La legge che il Parlamento Italiano ha approvato recita «La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.». Ogni italiano ed ogni uomo libero non può che condividere lo spirito di questa ricorrenza.
Ma nella storia del nostro Paese, oltre alla tristissima pagina del nazismo e del fascismo, delle foibe e della lotta fratricida, esiste, celata ai più, un’altra dolorosissima pagina che ha portato lutti e distruzione in Sicilia ed in tutto il meridione: gli eventi che condussero all’unità d’Italia, ovvero l’annessione violenta della Sicilia e del Sud allo stato unitario, che costarono alle popolazioni del Sud migliaia e migliaia di deportati nelle prigioni e fortezze sabaude, morti di fame e di stenti e sciolti nella calce viva, migliaia di morti in eccidi perpetrati con violenza inaudita da i vari Bixio, Cialdini, Covone, Pallavicini, La Marmora e Cadorna.
Il Partito del Sud è lontano da ogni nostalgia preunitaria, ma rivendica il diritto-dovere delle donne e degli uomini del Sud di riappropriarsi del proprio passato per potere essere protagonisti del proprio futuro.
Con tale intendimento il Partito del Sud chiede a Loro, Presidenti delle massime istituzioni democratiche della nostra amata Sicilia, di associare, nel giorno della memoria, al ricordo delle barbarie nazi-fascista, le decine di migliaia di meridionali, vittime di una guerra di conquista che ha visto contrapporre uomini liberi – che i vincitori hanno voluto chiamare briganti – ad un esercito spietato, alleato con la mafia, la camorra e la massoneria.
Un minuto di raccoglimento osservato nelle rispettive sedi istituzionali, rappresenterebbe un segnale di grande sensibilità e di attenzione ai sentimenti di tanti siciliani, scevri da qualsiasi rancoroso revanscismo, ma che con orgoglio rivendicano la propria dignità di popolo adulto.
Il 27 gennaio il Partito del Sud manifesterà davanti ai cancelli della sede regionale della RAI per chiedere che, anche attraverso il servizio pubblico televisivo, si operi per diffondere la verità storica sui fatti legati al processo unitario e dare il giusto riconoscimento alla memoria dei deportati di Finestrelle, delle vittime della strage di Bronte, delle vittime della rivolta palermitana nel settembre del 1866, della “rivolta dei Cutrara” di Castellammare del Golfo del 1862 sedata dall’esercito piemontese che fucilò vecchi, donne e persino la piccola Angela Romano di appena 9 anni.

Con massima stima,


Armando Melodia
Partito del Sud - Palermo      
                                                                           Giovanni Maniscalco
                                                                           Partito del Sud - Sicilia

lunedì 24 dicembre 2012

Auguri di Buone Feste



Il Partito del Sud Sicilia vi augura buone feste e vi aspetta per la campagna di tesseramento 2013!

domenica 15 luglio 2012

Schietti, orgogliosi, allegri, mediterranei Lettera aperta a Pino Aprile



Caro Pino,

la Lega Nord è fuori dal governo e si è avvitata in una crisi forse irreversibile eppure lo spirito antimeridionale della politica italiana non si è affatto attenuato. Lo dimostra l'esclusione degli scrittori meridionali del Novecento dai programmi scolastici. Lo conferma l'applicazione del federalismo voluta dal governo Monti: anticipo dell'Imu al 2012 con simultaneo taglio dei fondi per i Comuni poveri, in modo da portare risorse dove già ci sono i soldi. E, nello stesso tempo, il governo ha dimenticato di elencare i diritti minimi da garantire in tutto il territorio nazionale, un silenzio che equivale a diritti zero per i cittadini del Sud. Ma questo non può sorprenderti: la legge si applica al Nord e si interpreta per i meridionali; va così da 151 anni e il razzismo dotto di chi ha studiato alla Bocconi cambia solo i toni rispetto a quello becero di chi si è diplomato per corrispondenza alla scuola Radio Elettra.

Le celebrazioni organizzate per i 150 anni hanno un merito: aver portato l'attenzione sulle statistiche, con la Banca d'Italia costretta ad ammettere che l'area di Napoli aveva un Pil del 40% superiore alla media nazionale. E se da +40% scivoli fino a -40% non può essere per responsabilità interne: è perché hai ceduto alla forza. Come a Pietrarsa il 6 agosto 1863. Ma il vento sta cambiando e dopo Gaeta oggi Napoli è libera da ceti politici eterodiretti. Ciò incoraggia chi crede che ogni comunità possa scegliere la propria strada, senza aspettare un placet.

E' il momento di osare. Va promosso un movimento che abbia a cuore gli interessi delle Terre del Sud. Libero e democratico, certo, ma soprattutto schietto, orgoglioso, allegro, mediterraneo. Un movimento aperto, ma che tenga fuori chi ha governato a braccetto con partiti nordisti e oggi magari cerca di riverniciarsi. Un movimento che punti nelle elezioni del 2013 a una rappresentanza diretta in Parlamento e che subito dopo apra, città per città, una fase costituente, perché i giovani del Sud possano contare in Europa senza esser costretti a lasciare le proprie Terre.

Caro Pino,  

nessuno meglio di te ha saputo raccontare cosa eravamo, cosa siamo diventati e cosa potremmo essere noi Terroni. Ecco perché crediamo che qualsiasi progetto di riscatto non possa che vederti alla testa. Lo sappiamo: puntare a uno scranno a Montecitorio appare poca cosa, per la distanza tra quanto si potrà fare e quanto servirebbe alle nostre Terre. Ma l'impegno che chiediamo a noi stessi e l'invito che ti rivolgiamo è di considerarlo il primo passo. Verso nuovi ambiziosi obiettivi.

In serata il primo elenco di personalità della cultura, giornalismo, società civile e spettacolo che hanno già sottoscritto l'appello

Per sottoscrivere l'appello scrivere a info@partitodelsud.eu 


Primi Firmatari: